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Alfa Romeo Arna: il popolo alfista se la coccola 

Pubblicato 15 novembre 2022

Il Museo Storico Alfa Romeo ha dedicato un'intera giornata all'Arna. Una vettura che, dopo essere stata a lungo "snobbata", comincia pian piano a stuzzicare l’interesse degli alfisti.

Alfa Romeo Arna: il popolo alfista se la coccola 

UNA MACCHINA CHE VA “CAPITA” - Con quella sua linea un po naïf che sembra tagliata con l’accetta, non poteva che passare alla storia come il “brutto anatroccolo” dell’Alfa Romeo. Nonostante ciò, comincia a esserci chi va oltre le apparenze, pur continuando a vederci il risultato poco felice di una sventurata alleanza industriale tra due realtà geograficamente lontanissime e agli antipodi per “cultura” di fare automobili. E poi c’è chi, per ragioni storiche o d’affetto, ha imparato ad apprezzarla semplicemente per quel che è. Per rileggere la storia dell’Arna - acronimo che, per chi non lo sapesse, sta per Alfa Romeo Nissan Auto - e scoprirne gli aspetti meno conosciuti, siamo stati al Museo Storico Alfa Romeo, che a questa eterna “incompresa” utilitaria degli anni ’80 con passaporto italo-giapponese la scorsa domenica ha dedicato una bella giornata di approfondimento.

DA “METEORA” A OGGETTO DEL DESIDERIO - Immancabile, prima della conferenza, la parata di rito sul pistino del museo. E qui la prima sorpresa: undici Alfa Romeo Arna una in fila all’altra, forse, le avevano viste solo gli operai in catena di montaggio. Eppure, con nostra grande meraviglia, scopriamo che per un esemplare come nuovo di quella che, a voler farla semplice, è una Nissan Pulsar in versione N10 con l’80% della meccanica dell’Alfasud, oggi in Giappone c’è chi è disposto a sborsare anche più di 20.000 euro. Basta questo per parlare di “rivincita” su una carriera che, a conti fatti e complice un look certamente distante dall’immaginario alfista, ha finito per relegare l’Arna ai margini del mito Alfa Romeo? 

C’È CHI NE VA PROPRIO MATTO - Il modo migliore per cercare di capirlo è fare quattro chiacchiere con chi l’Alfa Romeo Arna la porta davvero nel cuore. Nel garage dell’avellinese Eugenio Avitabile (nella foto qui sotto) ce ne sono addirittura sei, inclusa naturalmente la 1.2 SL rosso veneziano del 1986 che, insieme all’amico carrozziere Franco Vinciguerra, l’ha accompagnato ad Arese. È sufficiente un rapido scambio di battute per capire che no, non siamo ai limiti del patologico, bensì di fronte a un rarissimo esempio di pura passione. “Più che per ovvie ragioni geografiche (tra il 1983 e il 1987 l’Arna fu prodotta in uno stabilimento costruito ad hoc a Pratola Serra, una manciata di chilometri a nord di Avellino, ndr), all’Arna mi sono avvicinato per curiosità - esordisce Eugenio -. Ne vidi una una quindicina di anni fa e in me scattò qualcosa. Comunque, checché se ne dica, è una vera Alfa Romeo”, ci assicura lasciandoci il volante della sua beniamina per un piccolo test-drive nel parcheggio del museo.

LA MECCANICA È ALFA QUASI AL 100% - Il rombo accattivante del boxer Alfa è inconfondibile, ed è sempre un gran piacere ascoltarlo a pieni giri. E poi l’Arna è agile e scattante. D’altronde, come ha spiegato nei dettagli nel suo intervento al convegno organizzato dallo staff del Museo Luciano Colle, all’epoca responsabile del progetto dei motori Alfa Romeo, “la meccanica, a partire dai motori, deriva quasi completamente da quella dell’Alfasud, che in quel periodo si stava evolvendo in quella della più moderna Alfa 33”. Macchine entrambe dall’indiscutibile impronta sportiva, seppur più “popolari” rispetto alle coeve sorelle maggiori Giulietta, 75, 90 e Alfetta. “Nella messa a punto dell’Arna non ci furono particolari intoppi, perché di fatto non c’era la necessità di grossi interventi - racconta Colle -: fu sufficiente qualche modifica dei punti d’attacco alla scocca del gruppo motopropulsore (il boxer dell’Alfasud era montato in senso longitudinale, e non trasversale come il motore Nissan, ndr). L’unico vero problema era il comportamento su strada, che era un po’ troppo sovrasterzante: alla fine risolvemmo tutto spostando di 20 millimetri il punto di vertice del triangolo delle sospensioni posteriori, quelle sì, di provenienza Nissan”. 

GLI OSTACOLI AL SUCCESSO - Per conferire all’Arna il piacere di guida tipico di un’Alfa Romeo, i tecnici del Biscione lavorarono sui dettagli con un’attenzione maniacale. Al punto da convincere i colleghi giapponesi, per i quali la macchina andava benissimo così, ad aumentare la campanatura delle ruote da 1° a 3°. Il “guaio” è che la stessa dedizione non riguardò gli aspetti più a monte del progetto, che all’Alfa, con un ampliamento della gamma verso il basso, avrebbe dovuto consentire di recuperare le quote di mercato andate progressivamente perdute a partire dagli anni ’70 e alla Nissan forniva il cavallo di Troia ideale per sbarcare in Europa. Sulla carta sembrava un’operazione d’avanguardia, oltre che vantaggiosa per entrambe le parti. Importare la scocca giapponese, almeno in una prima fase di deprezzamento dello Yen, all’Alfa costava molto meno che produrne una ex novo in Italia. Ma c’erano due problemi di fondo, entrambi insormontabili. Da un lato, la fabbrica di Pratola Serra: poco moderna e non automatizzata come avrebbe dovuto essere, fu costruita contro ogni criterio economico, per esclusive ragioni politiche (la Pulsar aveva dimensioni  compatibili con le linee di Pomigliano d’Arco, che l’Alfasud da sola non bastava a saturare, ma prevalsero le pressioni della Democrazia Cristiana, alla quale l’Alfa, all’epoca di proprietà statale, non poteva dire di no). Dall’altro, la paura della Fiat, divenuta un vero caso nazionale per effetto della narrativa confezionata da televisioni e giornali, che mettendo piede in Italia la Nissan avrebbe spianato la strada a una vera invasione giapponese del nostro mercato automobilistico (che pure era regolamentato da un’intesa tra il governo giapponese e quello italiano per cui i costruttori di entrambi i paesi si impegnavano a esportare non più dell’1% delle vetture costruite in patria).

NATA IN TEMPO DI CRISI - Non va inoltre dimenticato che l’avventura dell’Arna partì nel pieno di un momento storico di straordinaria difficoltà per l’Alfa Romeo. Sui bilanci dell’azienda pesavano i 154 miliardi investiti per la nuova Alfa 33, mentre ad Arese e a Pomigliano era cominciata la cassa integrazione. “Kilometrissima Alfa divenne ben presto Cassintegratissima Alfa”, ricorda con una punta d’amarezza, a proposito del simpatico slogan di lancio con cui il Biscione poneva l’accento sui bassi costi d’esercizio del nuovo modello, Elvira Ruocco, che all’Alfa ha lavorato per una vita ed è una miniera davvero inesauribile di ricordi e aneddoti. Il risultato fu che il target di 60.000 Arna da produrre annualmente fino al 1993 si rivelò subito un miraggio (la produzione totale si fermò dopo cinque anni ad appena 58.894 unità, così come rimasero tali le buone intenzioni di venderla in Portogallo, Spagna, Francia e Austria. In Inghilterra nel primo anno di produzione ne sarebbero dovute sbarcare 30.000, ma le concessionarie locali dissero basta dopo i primi 700 esemplari. “Dalle filiali del Regno Unito alzarono il telefono e si lamentarono perché l’80% delle macchine non funzionava - racconta in un videomessaggio l’allora responsabile commerciale della Nissan in Europa, Shigamitsu Oka -. Premevi il pedale del freno e si accendeva la luce di cortesia nell’abitacolo, e altre cose di questo genere. Il problema della qualità era evidente e si sommava a quello della mancanza di un’adeguata indagine di mercato pregressa. Per vendere bene l’Arna, in sostanza, si sarebbe dovuta ripensare l’intera organizzazione”.

UN’OCCASIONE MANCATA, NON SOLO PER L’ALFA - Col senno di poi, non c’è dubbio che il fallimento dell’Arna - al netto del suo insuccesso di mercato e dell’avversione che immediatamente si conquistò tra gli alfisti per via del suo stile poco accattivante - sia stato una grande occasione persa dall’industria automobilistica italiana, nonché il perentorio sigillo sulla fine dell’Alfa Romeo come azienda di Stato. L’acquisizione della casa del Biscione da parte del gruppo Fiat, nel 1986, cancellò ogni prospettiva futura per l’Arna. E fu un peccato, perché il progetto era su molti fronti all’avanguardia (l’Arna, vale la pena ricordarlo, fu la prima Alfa dotata di un impianto di ventilazione degno di tal nome, con il ricircolo dell’aria e un ventilatore a quattro velocità), oltre che d’ampio respiro. Sin dai primi disegni era stata prevista una seconda serie, ma anche pratiche versioni con carrozzeria giardinetta e addirittura layout meccanici a trazione integrale. Oggi fa strano anche solo pensarlo, ma un’Arna a ruote rialzate avrebbe consentito all’Alfa di misurarsi con la Mitsubishi Pajero e le altre 4x4 giapponesi di nuova generazione che in Italia cominciarono a diventare di gran moda proprio nella seconda metà degli anni ’80. 

E SEI SUBITO ALFISTA - Fuori dal suo tempo e slegata dalle vicende “politiche” che ne hanno segnato la storia, oggi l’Arna respira un’aria nuova. Per vederne così tante tutte insieme, al museo dell’Alfa Ronald Arts, alfista sfegatato, si è messo in viaggio addirittura dall’Olanda: “È bello vedere tutto questo entusiasmo intorno a una macchina finora così poco considerata come l’Arna”. Non può non balzare alla mente un altro slogan famosissimo - quello che recitava: “Arna. E sei subito alfista” - ascoltando la storia di Marco Persico (nella foto qui sotto), che insieme al fratello Andrea ha fondato Alfa Roma, club affiliato al Registro Italiano Alfa Romeo, e nella Capitale ripara Alfa Romeo d’epoca: “Se siamo alfisti a questi livelli è grazie all’Arna - rivela con nostra sorpresa durante la nostra breve chiacchierata a tutta velocità sul pistino con la bianca 1.3 TI di famiglia, originale dal primo all’ultimo bullone -. Papà ne comprò una nel 1985: la ricordo benissimo, era una 1.2 L. Io avevo dodici anni, mio fratello otto. È rimasta in famiglia quattro anni e mi ha permesso di iniziare a fare il mestiere che faccio, perché cominciai a lavorare proprio nell’officina autorizzata Alfa in cui portavamo la macchina a fare i tagliandi. Da allora, in casa nostra, sono entrate solo Alfa…”.

Immagini: Alessandro Vago e Museo Storico Alfa Romeo.

Alfa Romeo Arna
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Ritratto di alvolantefan
15 novembre 2022 - 10:16
BEH INSOMMA...va bene esaltare le youngtimer ma con l'Arna si esagera. A meno che nel tempo acquisisca valore proprio per le sue caratteristiche...d'insuccesso.
Ritratto di fastidio
15 novembre 2022 - 12:50
7
Da appassionato di youngtimer sono d'accordo con te, non tutte le ventennali devono per forza diventare ottime auto quando entrano nella categoria. Era un rottame e un rottame rimane, ma del resto c'è gente che colleziona pure la Duna..
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 14:42
Auto splendida, invece, proprio perchè era un rottame.
Ritratto di Reallyfly
15 novembre 2022 - 14:53
cosa ne pensi della Tigra prima edizione, fra una decina d'anni?
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 14:55
Bella ma senz'anima (la Tigra), questa ne ha da vendere di anima... E quello vuole la gente, i flop mostruosi sono ovviamente le auto d'epoca più richieste è ovvio.
Ritratto di Reallyfly
15 novembre 2022 - 15:16
bhe più che altro perchè ne hanno vendute poche, e per la legge dei numeri, ne sono rimaste poche...meno c'è ne sono più valgono
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 19:00
Bhe non è che di Tigra invece... La Tigra è bellina anche oggi, ma appunto per quello, forse sembra solo di avere la coupettina che non fanno più, con la ARNA hai tonnellate di storia horror.
Ritratto di fastidio
18 novembre 2022 - 13:05
7
@Reallyfly Una tigra prima serie in buone condizioni trovarla oggi potrebbe essere un buon affare, ne hanno vendute non poche ma quante ne sono rimaste? Adesso come valutazione è bassa ma potrebbe avere un buon rialzo prossimamente
Ritratto di Sprint105
15 novembre 2022 - 12:51
Un'auto voluta da certi politici, gli stessi che hanno distrutto l'Alfa Romeo, e che non hanno mai riposto dei danni che hanno prodotto all'industria di Stato per tornaconto elettorale.
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 14:56
I danni li ha prodotti Fiat dopo il 1987...
Ritratto di Sprint105
15 novembre 2022 - 15:18
Anche, ma il tutto è iniziato prima, quando i politici cacciarono Luraghi.
Ritratto di marioangelogiorgio
17 novembre 2022 - 07:39
Il presidente Luraghi non voleva lo stabilimento di Pratola Serra in quanto avrebbe fatto precipitare i conti dell'Alfa Romeo ed era oltretutto non all'avanguardia come organizzazione. Se non ricordo male fu Ciriaco de Mita ad imporlo. Luraghi se ne andò e con lui la qualità assoluta delle vetture Alfa Romeo. Ma anche De Mita e l'allora pentapartito nel giro di qualche anno vennero rottamati come l'Alfa Romeo versione Fiat.
Ritratto di Marcello7
16 novembre 2022 - 12:25
Non conosci il mezzo e non puoi capire il perché.
Ritratto di Challenger RT
17 novembre 2022 - 01:41
C'è da dire che ormai l'Arna è diventata l'unica Alfa Romeo d'epoca ancora abbordabile! ;)
Ritratto di Road Runner Superbird
15 novembre 2022 - 10:26
Auto innovativa e dalla linea moderna, prendeva il meglio da Italia e Giappone. Un giusto riconoscimento postumo.
Ritratto di Oxygenerator
15 novembre 2022 - 11:08
È ironico vero ?
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 14:56
No è vero
Ritratto di Road Runner Superbird
15 novembre 2022 - 15:27
No, la Nissan Pulsar era un'auto molto moderna e ha ottenuto successo internazionale, un salto generazionale tra gli anni '70 e le auto di concezione attuale. La Arna (Alfa Romeo NissAn) aveva anche meccanica e messa a punto italiane oltre ad essere prodotta in Italia. Ma si sa che quando si tratta di marchi italiani l'Italiano è provincialotto; per l'Italiano medio la Fiat è solo la Fiat Nuova 500 e l'Alfa Romeo le Giulia e Giulietta anni '60. Poi compra straniero...
Ritratto di Oxygenerator
15 novembre 2022 - 15:47
No fiat e alfa han fatto ottimi modelli anche apprezzati nel mondo. Es ? La 127 auto tra le più vendute in europa per anni. Tra cui però non figurano di certo l’arna o la duna o la 500 L. Qui si tratta di speculazione. Ne han fatte poche, ne han vendute ancora meno. Se ne rimangono poche il valore, nell’eventualità qualcuno col grano sia interessato, sale.
Ritratto di Rush
15 novembre 2022 - 22:57
Oxy, però uno col grano che va a prendere l’Arna è meglio che ne tenga da parte un bel po’ per uno specialista bravo… ma bravo bravo…-:)))
Ritratto di Oxygenerator
15 novembre 2022 - 23:04
Concordo. :-))))
Ritratto di Andre_a
15 novembre 2022 - 18:11
Disegnata in Giappone, costruita in Italia. Avessero fatto il contrario, sarebbe stata un capolavoro
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 19:02
Infatti è un capolavoro all'incontrario e quindi un auto unica, comunque univa la robustezza della struttura giapponese al miracolo del boxer, per anni però hanno rottamato le ARNA per avere i boxer per restaurare le Alfasud...
Ritratto di Rush
15 novembre 2022 - 23:00
Giulio ma vuoi mettere la Prinz?… dai siamo seri. D’accordo che non è bello ciò che …etc etc… ma quests forse è l’auto più brutta insieme alla Duna che l’Italia ha prodotto. Una bella Daf no?
Ritratto di realista
16 novembre 2022 - 00:13
1
@Road Runner Ma ci fai o ci sei???? La Arna è stata una delle più orribili Alfa, roba da cancellare per sempre nella storia di un marchio che ha prodotto auto storiche. Se poi c'è gente folle che la apprezza e la colleziona, beh... buon per loro. Per me resta un ciavello incredibile.
Ritratto di Marcello7
16 novembre 2022 - 12:26
Design orrido già al tempo, ma da guidare era spettacolare. Per intenditori
Ritratto di NITRO75
15 novembre 2022 - 10:59
Ma per cortesia non è nemmeno qualificabile come automobile, figuriamoci essere una AlfaRomeo. Allora al prossimo giro ci sarà il Duna fun club......
Ritratto di marcoveneto
15 novembre 2022 - 11:10
Stavo scrivendo la stessa cosa...A sto punto rivalutiamo anche la Duna e la Palio!
Ritratto di realista
16 novembre 2022 - 00:14
1
Magari un Duna fan club c'è e lo capirei di più....
Ritratto di Marcello7
16 novembre 2022 - 12:27
Le sue doti erano tutte sul divertimento alla guida
Ritratto di evilwithin
15 novembre 2022 - 11:05
Va detto che a breve qualunque mezzo con motore termico e senza ausili alla guida verrà rivalutato "post mortem"...
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 14:56
Vuol dire che di auto ne capite una cippa.
Ritratto di Oxygenerator
15 novembre 2022 - 11:07
Macchina orrenda. Fa ancora più orrore a vederla oggi, di ieri, perchè i ricordi ingentiliscono tutto. Vederla all’improvviso in foto è da trauma. L’insuccesso non è dovuto al fatto della somiglianza con un auto giapponese. È dovuto al fatto che è brutta. Ma tanto. Se la batte con la fiat duna, per come la vedo io, per l’ambito premio del ” piuttosto vado a piedi ”. Uno che ne possiede 6 su 12, ha una fissa. O vuole averle tutte lui per far salire le quotazioni, ove mai ci fossero. Un volante perchè meno non è concesso. Il voto giusto per me, sarebbe meno 5 volanti.
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 19:04
E che concorrenti aveva così spettacolari... Forse era pure più bella della Ritmo e della Austin Maestro e Renault 9 / 11, sicuramente migliore della successiva (di 7 anni...) Peugeot 309 veramente sproporzionata, e forse migliore anche di altre, anche se non certo dei bestseller Ford Escort, Opel Kadett, VW Golf e Alfa 33 e Delta: però dai...
Ritratto di realista
16 novembre 2022 - 00:16
1
Posa il grappino... hai citato almeno: Renault 9/11. Peugeot 309, Escort, Kadett, Golf e Delta... Insomma. Fatti vedere da uno, na bravo eh?
Ritratto di Marcello7
16 novembre 2022 - 12:32
Io ne ho guidata una rossa bordeaux, brutta già all'epoca, ma il piacere di guida di quell'auto lo trovavi solo su qualche auto dal costo triplo. Sovrasterzo da paura, sommate ad ogni accelerazione e correzioni di sterzo e gas che ti facevano divertire, tutto legato ad accelerazioni immediate e ad una agilità pazzesche. Arna era sinonimo di bruttezza ma anche di divertimento puro per chi sapeva divertirsi a guidare.
Ritratto di Marcello7
16 novembre 2022 - 12:33
Sgommate
Ritratto di Quello Li
15 novembre 2022 - 11:11
ORRIBILE.
Ritratto di Quello la
15 novembre 2022 - 11:49
A questo punto potevi metterti LORENTZ come nickname, invece di usurpare il mio, caro Quello Lì :-)
Ritratto di Firebrand
15 novembre 2022 - 11:57
Bellissima non lo è mai stata, ma non mi pare "brutta come la dipingono". Al confronto della "Pontiac Aztek" (resa celebre da "Breaking Bad"), la Arna è solo un pò bruttina, e anonima. D'altra parte la Aztek era stata scelta apposta nella serie tv come l'auto più orribile mai prodotta... :)
Ritratto di andrea120374
15 novembre 2022 - 12:41
3
Oggetto del desiderio???? Se hai seri problemi sì
Ritratto di Boys
15 novembre 2022 - 12:44
1
Brutta e anonima, avevo l'Alfasud TI e in confronto a questa sembrava una...Ferrari!
Ritratto di IloveDR
15 novembre 2022 - 13:00
3
non c'è limite alla follia...si guarda troppo al passato, posso capire la 75, la Delta Integrale, ma questo relitto è da rottamare e basta
Ritratto di NITRO75
15 novembre 2022 - 14:10
Piano con la 75 che io ritengo essere stata l'ultima vera AR. Poi l'ho avuto, ed un pezzo di cuore se n'è andato con lei.
Ritratto di realista
16 novembre 2022 - 00:17
1
A parte che non stava in strada... ma vabbè è un piccolo particolare... :)
Ritratto di NeuroToni
16 novembre 2022 - 11:25
Mi ricordo ancora l'Alfa 75 3.0 V6 America! che mezzo!
Ritratto di Marcello7
16 novembre 2022 - 12:35
Sconosci l'Arna. Era un'auto fantastica da guidare. Oggi nessun'altra è capace di tanto divertimento alla guida e anche all'epoca erano poche e ben più costose.
Ritratto di Arreis88
15 novembre 2022 - 13:16
Certamente una pessimo progetto nel complesso, ma come design, per quanto brutto, trovo sia comunque migliore di diverse altre auto, vecchie o recenti che siano, dalla già citata Aztek alla Mini Countryman prima generazione, che specialmente in mise caffè e latte non riesco proprio a guardare. Tutto rapportato ovviamente ai tempi in cui sono uscite. Ah, e non dimentichiamo la iX o alcune cinesi....
Ritratto di realista
16 novembre 2022 - 00:18
1
I gusti sono insindacabili, ma paragonare in meglio la Arna alla Mini Countryman (che tra l'altro a me non piace), mi sembra un po' un azzardo...
Ritratto di Marcello7
16 novembre 2022 - 12:38
La mini entrava in curva stretta velocemente, ma era senza " motore", l'Arna un motore pazzesco con ingressi in curva velocissimi da affrontare a gas giù e lavoro di sterzo per contrastare il sovrasterzo. Risultato? Era da paura e super divertente. La mini a confronto un catorcio
Ritratto di realista
16 novembre 2022 - 23:01
1
Uhm... mi sa che sei l'unico a dirlo. L'effetto go kart l'ha creato la Mini, non la Arna. Poi per carità, ogni opinione è rispettabile, ma nella misura in cui esprime concetti oggettivamente provabili. La tua mi sembra un po' "strana"....
Ritratto di Challenger RT
17 novembre 2022 - 01:56
realista anch'io inizio a nutrire qualche dubbio sulla conoscenza dell'Arna da parte di Marcello7. L'Arna resta esteticamente anonima e assai poco piacente (soprattutto la 5 porte) mentre dal punto di vista della guida era ed è altrettanto anonima come molte auto di massa a partire dagli anni '80... Lontanissima quindi dalle sensazioni che dava o che dà ancora oggi una qualsiasi trazione posteriore Alfa Romeo a partire dalla Giulia e fino alla 75.
Ritratto di Marcello7
17 novembre 2022 - 14:47
Challenger, io l'ho avuta per un breve periodo nei primi anni 90. Non avere dubbi, guidala e poi scrivi.
Ritratto di Marcello7
17 novembre 2022 - 14:45
Leggi bene cosa ho scritto. E datti una risposta a quanto hai travisato.
Ritratto di realista
17 novembre 2022 - 23:26
1
Ho letto, ho letto... La Arna aveva un motore "pazzesco"... quale? il 1.2 boxer da ben 63 CV o i successivi da ben 86 CV??? La Mini Cooper S del 1970 aveva già 73 CV. E a salire successivamente. E mi spieghi come potevi affrontare gli inserimenti in curva a "gas giù" con una trazione anteriore??? Lavorando di sterzo per contrastare il sottosterzo senza usare l'acceleratore? Uhm... Mi sa che tu più che una Peg perego non hai mai guidato...
Ritratto di BZ808
15 novembre 2022 - 13:31
Sì, decisamente una delle Alfa più brutte... e sfortunate!
Ritratto di Rav
15 novembre 2022 - 13:49
4
Trovo che stiamo rasentando sempre più la follia. Il fenomeno youngtimer si è trasformato in fenomeno da baraccone con da una parte una fetta di persone pronte a difendere a spada tratta vetture che non erano di interesse quando sono uscite, figuriamoci interesse storico adesso. Dall'altra parte degli aspiranti Mike Brewer che cercano di farci i soldi. Di appassionati ne son rimasti pochi e di sicuro non vanno appresso all'Arna. Questo non vuol dire che Mario Rossi, concepito su un Arna e patentato sulla stessa Arna oggi non possa desiderare di rimettersi in garage quella macchina, ma questo non ne fa un'auto di interesse storico giustificando richieste assurde. Ne fa un interesse di quel Mario Rossi, che potrà portarsi a casa un'Arna pagandola per quel che è ovvero una macchina vecchia? Lei come tante altre. Ormai che sia una Porsche, una Aston Martin o una R4 è tutto uguale. Gente che mette in marcia ferri vecchi spacciandoli per pezzi rarissimi proposti a cifre fuori da ogni logica. Le varie fiere, come Padova, lo dimostrano ma basta andare su Autoscout o altri siti per spanciarsi dalle risate se non ci fosse in realtà da piangere. E il fatto che la gente vada dietro a sti tizi non fa che rovinare il mercato. Il vero appassionato mette in garage l'auto che lui adora, indipendentemente dal fatto che fra 10 anni costerà di più o di meno, l'unica speranza è di prenderci più o meno gli stessi soldi, se la rivende. Poi certo tra auto come la 500 che motorizzando l'italia ha una sua storia o versioni sportive e rare di altri marchi è ovvio che di interesse storico ce ne siano come è ovvio che prendano pure valore. Ma tra un po' ci troveremo gente che la menerà dicendo che una Fiat Marea berlina vale 20mila euro perchè rarissima (rarissima perchè semplicemente non ha venduto un tubo). Tra l'altro, non essendo appassionati, ho paura che metà di questi sedicenti acquirenti e affaristi finirà per rottamarle tutte al primo blocco serio di Euro3 o Euro4. E dico purtroppo, perchè rimarranno quelle poche in mano a quelli che piuttosto la terranno ferma in garage. Tutto questo è un problema perchè l'appassionato finisce per non poter comprare manco una macchinetta visto che i prezzi salgono per speculazione, che sta spaccando il mercato.
Ritratto di Arreis88
15 novembre 2022 - 14:01
Sono d'accordo.
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 14:51
Ecco con questo articolo è venuta a galla al 100% l'incompetenza della stra grande maggioranza degli utenti di questo blog, l'Alfa ARNA è una splendida auto d'epoca: fine, perchè splendida, non perchè bella o particolarmente riuscita, ma proprio perchè fu un insuccesso e alla fine un'auto mitica, ovvio che avere oggi una ARNA è infinitamente più interessante che avere una coeva Renault 9 o 11, Fiat Ritmo, Golf 1300 , Delta LX e finanche Alfa 33 ma forse anche di molte berline e sportive molto più prestigiose, questa ARNA è un mito per quello che ha rappresentato, l'Alfetta GTV tutto sommato no, è inutile confondere le auto d'epoca con le auto odierne, le auto perfette non le vuole nessuno, o almeno non è quello che uno cerca nelle auto di un tempo, invece uno cerca mitici difetti o storie leggendarie anche di flop, poi aggiungiamo che di per se l'ARNA aveva poco di sbagliato, in effetti era il meglio di Occidente e Oriente mischiati insieme: eppure... E proprio lì nasce il mito (la De Lorean per dire è la stessa identica cosa eppure è la movie car più famosa della storia )
Ritratto di Flynn
15 novembre 2022 - 18:08
A me pare, se mai ce ne fisse stato bisogno, che a galla è venuto il tuo pessimo gusto.
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 19:07
A parte che comunque non era neanche la più brutta, non è che la Ritmo del 1978 fosse chissà che o la Renault 9 o le prime Hyundai Pony... Era brutta rispetto alla 33 ecco e allora fu un flop totale, come Nissan Chierry vendette un casinooo
Ritratto di Flynn
15 novembre 2022 - 19:55
Si ma la 33 era un rottame malfatto.
Ritratto di Oxygenerator
15 novembre 2022 - 23:10
La ritmo era bellissima
Ritratto di Rav
15 novembre 2022 - 21:46
4
Credo sia venuto a galla che non hai ben compreso il mio commento se a quanto ho capito mi includi negli incompetenti. Io non dico che non si possa desiderare un'ARNA, io dico che non si può considerare d'interesse storico. L'ARNA era un'auto normalissima, per certi versi fatta pure meglio del resto della produzione di quel marchio, la cui unica particolarità è? l'insuccesso? Ma dai. Non comprendo perchè se parliamo di auto d'epoca, quelle proprio d'epoca epoca, ce ne siano di collezionate e di dimenticate, invece passiamo alle yougtimer e allora qualsiasi cosa diventa da collezione. Questa aveva le frecce arancioni, oddiomio miracolo! Credo sappiamo entrambi che in un mondo in cui tutto è "speciale" allora niente è speciale. Se non si inizia a distinguere tra interesse storico e personale tra un po' chi acquistava le auto per passione lascia perdere a causa dei prezzi, chi ci speculava inizia a buttarle via per calo della domanda e si finisce per rottamare pure quelle che interessanti lo sono sul serio.
Ritratto di Marcello7
16 novembre 2022 - 12:40
L'Arna era brutta già all'epoca, ma quanto a guida era di un'altro pianeta, super divertente.
Ritratto di Vadocomeundiavolo
15 novembre 2022 - 14:54
Si diceva Arna letale.
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 14:59
Rav e tutti quanti : L'ARNA è di interesse storico e di stra interesse storico, infinitamente di più del 90 % delle Alfa e di quasi tutte le auto medie dell'epoca, se non lo capisce, scriva su un blog di tiro al piattello.
Ritratto di Vadocomeundiavolo
15 novembre 2022 - 15:00
Ripeto all’epoca si diceva Arna letale. Perchè c’era il film arma letale. Se lei non era nato e non conosce non è colpa mia.
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 15:12
Ero nato e avevo un Alfasud. Sarà stata un arma letale, o una ARNA letale, ma non c'è dubbio che fosse molto più sicura della varie Ritmo, Renault 9 e forse anche delle Golf dell'epoca. Pensiamo poi che in giro per il mondo, di Nissan Cherryi, cioè l'ARNA però con meccanica tutta Nissan: quindi di molto inferiore, ne sono state vendute alcune milioni... Il problema è che qui esisteva una certa 33... Tutto lì.
Ritratto di realista
17 novembre 2022 - 23:33
1
No Giulio, era un'ARNA LETAME
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 15:04
Faccio un parallelismo con la mitica De Lorean famosa per Ritorno al futuro: auto molto ma molto peggiore di questa, auto sbagliata in tutto anche se con una spettacolare linea di Giugiaro, ma rivalutata, post mortem poi, dal ciclo cinematografico, ecco anche senza il film sarebbe stata rivalutata parecchio intanto per la linea che ne fa un'auto molto più ricercata delle normali berline o sportive USA degli anni 80, poi per la produzione disastrosa in Irlanda del Nord, poi per i difetti, cioè senza i film sarebbe diventata l'ARNA delle sportive, quelle sono le cose che un appassionato cerca, non le auto di cui non ti viene in mente niente.
Ritratto di Oxygenerator
15 novembre 2022 - 15:41
@ giulio 2021 Ah bhe se un appassionato cerca bidoni orrendi tipo arna, duna, simca 1000, 500 l etc etc son contento che non m’interessino nel modo più assoluto. Forse è uno che cerca tali modelli sapendo che ce ne sono pochissimi, ( anche perchè invenduti ) e punta alla rarità. Ma non è un appassionato. È uno che cerca di speculate sulla sfiga in vita, di un determinato modello e di farci i soldi post mortem.
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 19:10
Ovvio che è molto più rara ed interessante una Edsel Corsair del 1958 che una Ford Galaxie da cui deriva, anche se la Ford è molto più bella e ben fatta, ma per il collezionista, il fatto che la Edsel abbia creato una leggenda nera attorno, non è roba da poco, e poi la rarità.
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 19:27
Simca 1000 un bidone... Non ricordo se sia stata l'auto più venduta di Francia negli anni 60, all'epoca era l'auto rampante nel settore delle medie compatte: quanti pregiudizi poi nelgi anni 70 e 80 quando ne vedevi ancora, però bisognerebbe un pò anche intendersene...
Ritratto di Daniele Falcucci
15 novembre 2022 - 15:47
Il problema dell'auto (mio padre ne ha avuta una durata 350.000 km di manutenzione ordinaria) era unire un buon motore (lo stesso dell'Alfasud) con una estetica troppo anonima per i canoni ALFA. Le joint-venture che ad oggi sono il pane quotidiano, o i re-badge (tenendo conto anche del miglioramento generale dei prodotti) ma riportato ai giorni nostri non è differente per esempio di ciò che si propone ora (Toyota Yaris - Mazda 2 Hybrid) da qualche parte dovevano iniziare, anche con orripilanti auto del genere
Ritratto di Truman200
15 novembre 2022 - 16:03
Io dopo la 33 con quel motore succhiabenzina, mai più Alfa, x l amor del cielo
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 19:10
Intanto su un video di YouTube uno lo scorso weekend ha fatto 904 km con un pieno con una 33 a iniezione.
Ritratto di Marcello7
16 novembre 2022 - 12:42
Però dopo quell'auto non ti sei divertito più a guidare
Ritratto di alveolo
15 novembre 2022 - 16:28
Fra questa e la 33 è una bella lotta
Ritratto di John V
15 novembre 2022 - 17:51
Va ricordato che della tecnologia giapponese di trattamento anticorrosione delle lamiere, implementato proprio grazie alla collaborazione con Nissan e quindi della stessa produzione dell'Arna, beneficiarono tutti i modelli a marchio Alfa. Addirittura si arrivò al punto in cui i tedeschi venivano ad Arese per vedere gli impianti di trattamento galvanico delle scocche. Da allora la ruggine divenne veramente un ricordo per le Alfa e quelle carrozzerie, ancora oggi in perfette condizioni, lo stanno a testimoniare, che piacciano o meno. Con gli asiatici non si scherza...
Ritratto di Gordo88
15 novembre 2022 - 18:39
1
Progetto vecchio sin dalla nascita, la 33 che già aveva una meccanica derivata dalla alfasud almeno era più moderna a livello di linee.. con l' aggravante della scarsa qualità costruttiva, io non capisco come ci possa essere gente con la passione per certi cessi..
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 19:14
Ma più una auto è spettacolare o più è un cesso la gente si appassiona se sono auto d'epoca, basta non siano ordinarie, le Fiat Marea o le Opel Vectra ho paura che davvero non varranno mai niente o comunque pochissimo, infatti se guardate le Opel in generale sono le auto che valgono mediamente di meno come auto d'epoca, e considero un arco di tempo tra gli anni 30 e i 90, cioè sono auto serie, ben fatte, tutte riuscite, nessun flop e nulla di particolare: la cosa che meno interessa il collezionista.
Ritratto di Gordo88
16 novembre 2022 - 00:34
1
Chiaramente i collezionisti sono appassionati a edizioni limitate o modelli che in bene o in male hanno fatto bassi numeri di vendite
Ritratto di Truman200
15 novembre 2022 - 19:09
Con la 33 giravo la chiave, non partivano motore, partivano le frecce, una comica quell auto, anche dentro pioveva, ma era un alfaaaaaaaa
Ritratto di giulio 2021
15 novembre 2022 - 19:30
La 33 un capolavoro e mai avuto niente, tenuta moltissimo e molto selvaggiamente poi, la ARNA se fosse anche poco affidabile, e invece era nella media all'epoca, sarebbe ancora più ricercata come auto d'epoca. Comunque un conoscente, anzi più di uno fino a pochissimi anni fa hanno avuto problemi continui con Fiat e anche altre marche che io decenni fa con Alfa mai avrei manco immaginato.
Ritratto di Tu_Turbo48
16 novembre 2022 - 16:21
@Giulio Beh concordo. Sicuramente in questo caso è meglio la 33 Imola che una Arna, sotto ogni aspetto. L'Alfa Romeo Arna è l'alfa più brutta di sempre.
Ritratto di John V
15 novembre 2022 - 19:40
Però il blocchetto d'avviamento a sinistra e la rotazione "inversa" della chiave facevano tanto Porsche... Comunque, non generalizziamo. Noi la usavamo come auto "aziendale", in versione wagon (non la diesel 3C, la "canonica" benzina boxer); mai dato sostanziali problemi, e la usavano tutti, e ci caricavano veramente di tutto. La wagon fu un vero successo, piacque molto e anche a molti non "alfisti". L'Arna stilisticamente non era male, era mal percepita semmai, complice uno slogan di lancio da veri idioti.
Ritratto di Firebrand
15 novembre 2022 - 20:47
"Arna, e sei subito alfista!" - tradotto, "La Alfa dei poveri"
Ritratto di John V
16 novembre 2022 - 08:00
Esatto; bastava enfatizzarne il carattere giovanile (la 3 porte è praticamente prototipale) e il prestigio internazionale del progetto (una prima assoluta per l'Europa). Ma gli italioti evidentemente non c'arrivarono. Ancora oggi ci sono parecchie tare genetiche in giro... Ma qui occorrono argomentazioni storiche e antropologiche per spiegare tale ritardo mentale nell'italiano medio.
Ritratto di Tu_Turbo48
16 novembre 2022 - 16:14
@Truman e ti pareva!.... ma sei proprio sfikato con le automobili, incredibile tutte a te capitavano i catorci con problemi.!!!
Ritratto di Illuca
15 novembre 2022 - 19:40
Bidone era e bidone resta, in saecula saeculorum
Ritratto di Alex1111
15 novembre 2022 - 20:17
1
Insomma....
Ritratto di Andre_a
15 novembre 2022 - 21:12
Mi piacerebbe trovarlo in giapponese disposto a pagare 20k per un'Arna, glie la rifilerei volentieri
Ritratto di Road Runner Superbird
15 novembre 2022 - 21:38
Pero' diciamoci la verita', se avesse avuto il marchio Nissan sarebbe stata una JDM apprezzata. Il flop è dovuto alla percezione del brand piu' che alla macchina.
Ritratto di Andre_a
15 novembre 2022 - 21:55
Non sono d'accordo. La Nissan Pulsar Milano è l'Arna marchiata Nissan, e non è una JDM particolarmente apprezzata. La Pulsar iconica è la GTI-R del '90, quella con l'SR20 turbo da 230 cavalli e trazione integrale.
Ritratto di Road Runner Superbird
16 novembre 2022 - 11:58
Non sapevo esistesse una versione Nissan di una versione italiana di una Nissan! :D
Ritratto di ziobell0
15 novembre 2022 - 23:40
L'Alfa più sfigata dell'universo
Ritratto di realista
16 novembre 2022 - 00:09
1
Un'auto, una disgrazia.
Ritratto di Rush
16 novembre 2022 - 00:24
Su autoscout ce ne sono 3 a partire da 3000 euro… offerta unica e irripetibile… vanghino siori venghinooooooo….
Ritratto di lucios
16 novembre 2022 - 06:55
4
Capisco che anche la Trabant e l'AMC Pacer hanno dei club di appassionati sparsi mondo ma far diventare l'Arna un'icona del passato Alfa, la dice lunga su come sta messo questo marchio ormai. Dai! Voglio una Alfetta e un ponte de Dion.
Ritratto di Andre_a
16 novembre 2022 - 12:43
L'AMC la conosco poco o niente, ma la Trabant è la macchina che ha motorizzato interi paesi dell'est Europa. Può non piacere, ma è "di importanza storica" come poche altre auto.
Ritratto di John V
16 novembre 2022 - 10:03
E allora ecco che adesso, negli anni '20 del nuovo millennio, per restare finalmente "coerente", Alfa produrrà in Polonia la prossima segmento B, in configurazione crossover, disegnata da uno spagnolo, su pianale skateboard elettrico. Direi che ci siamo a livello di sanità mentale, no? Che poi l'Arna non abbia avuto successo è un altro discorso e brucia, certo, ma non è che i presupposti fossero sbagliati. Dalla collaborazione poteva, come giustamente scritto nell'articolo, scaturire molto altro, come da quella potenziale con Ford, se non si fosse messa di mezzo Mediobanca all'ultimo, un vero cancro del nostro capitalismo farlocco, provincialotto e pure corrotto. E così non abbiamo mai sperimentato la concorrenza automobilistica interna e le collaborazioni internazionali, solo opportunistici merger (DR in questo senso fa eccezione). Non c'è mai stata concorrenza, incredibile... Anche il Duce mise i bastoni fra le ruote a Ford durante il Ventennio, ma lì c'era una ratio di fondo. Ma dico, per non voler accettare, per "coerenza" ancora certo, un powertrain PureTech (PSA sì, PSA, PSA, PSA...), è forse il caso di rifiutare a priori il pianale CMP (PSA sì, PSA, PSA, PSA...). Ma se non investi in pianali dai tempi dell'alleanza con GM e se tagli e cuci quelli di Chrysler, se non sai produrre motori validi o comunque non li sai imporre, capisci bene che non c'è alternativa? Un'ipotetica Tonale su base Giorgio modificato, quindi TP, che differenza avrebbe fatto in termini commerciali? Nessuna. Giustamente, del resto, la Giulia non ha mai visto sotto il suo cofano un vero bialbero a benzina, o no? Ecco. E qui dentro c'è pure chi sostiene che la Hornet è perfino più bella della Tonale perché ricorda una certa giapponese... No vabbè, qui in Italia i vari "popoli" (complice l'orografia, la matrice "culturale", ecc.) non solo non si sono mai uniti, ma in alcuni individui par di capire che non sia avvenuta nemmeno l'unione fra i due emisferi cerebrali. E purtroppo sono i più; un'invasione proprio, devastante.
Ritratto di ziobell0
16 novembre 2022 - 10:23
"E allora ecco che adesso, negli anni '20 del nuovo millennio, per restare finalmente "coerente", Alfa produrrà in Polonia la prossima segmento B, in configurazione crossover, disegnata da uno spagnolo, su pianale skateboard elettrico" vero, infatti comperare una pseudo alfa o una atto3 sarà del tutto identico. Elettrico, sinergie, auto globali...finisce un'epoca
Ritratto di John V
16 novembre 2022 - 10:40
Certo, oggi la "contaminazione" va vista solo in ottica positiva, arricchente, è il sapore e il colore dei nostri tempi. Perché è sempre stato così, solo che in passato i più non avevano la possibilità di spostarsi, d'informarsi, di comunicare, di collaborare, ecc. come invece possiamo fare oggi. È chiaro che se non ti fai valere poi hai la peggio, ma anche questo fa parte del processo d'apertura del recinto: finisci, finalmente, per confrontarti con altre "specie".
Ritratto di realista
16 novembre 2022 - 23:11
1
Concordo, compresi punti virgole e parentesi
Ritratto di alvolantefan
16 novembre 2022 - 11:14
Vi rendete conto che la Nissan ne fece una versione 'GTI' con motore Alfa Romeo 1.5 potenziato a 115cv? La sorella Arna al massimo 86cv sul 1.3..
Ritratto di Marcello7
16 novembre 2022 - 12:24
Il design non era il massimo neanche al quel tempo. Ma io ho avuto modo di guidarla e posso dire che era puro divertimento. Tenuta su di giri ad ogni accelerazione sgommava che era un piacere e il motore prendeva i giri con molta facilità, regalando accelerazioni immediate e una guida molto divertente, con un'agilita' sorprendente, che le auto moderne sconoscono. Insomma non un Alfa al 100% ma si comportava da tale, con sottosterzo marcato, che ti faceva divertire con le correzioni al volante e il piede sul gas. Guida spettacolare, che oggi è solo un ricordo.
Ritratto di Arreis88
16 novembre 2022 - 13:20
Ho visto che la tre porte L in foto con i cerchi in lega bicolore è in vendita su Subito.it a soli 8000 euro. Mi raccomando non accalcatevi troppo che è pericoloso, comportatevi civilmente....
Ritratto di John V
16 novembre 2022 - 14:29
Per me è quella che c'è nelle foto del raduno: è identica. Quante vuoi che ce ne siano ancora in circolazione di Arna L, 3 porte, grigio chiaro metallizzato, cerchi in lega BBS bicolore cromo/oro? È lei, definitivo. Comunque bella, veramente.
Ritratto di John V
16 novembre 2022 - 15:14
Sì, bravo, l'avevi già visto tu ed è pure scritto. Sorry, ho buttato giù di fretta. Capita, capita di non essere capiti...
Ritratto di silvano 103
16 novembre 2022 - 15:24
L'Arna insieme alla Duna sono state ingiustamente denigrate, forse più per i nomi (quelli sì veramente sfigati e più brutti non li potevano trovare) che per la linea, nè più brutta nè più bella di tante altre concorrenti dell'epoca, come qualcuno ha già giustamente affermato. Dal lato tecnico l'Arna aveva un'eccellente meccanica ereditata dall'Alfasud e montata poi anche sulla 33, forse la concorrenza interna di quest'ultima (cannibalismo) che con poco di più si poteva portare a casa ha limitato molto le vendite dell'Arna. Altro discorso i difetti di assemblaggio (io ci sono passato con la 33 restyling del '90) comune a tutti i modelli Alfa prodotti nel Sud in quegli anni di massimo assenteismo e menefreghismo degli operai, quando anche di propri e veri sabotaggi in linea di montaggio con bulloni lasciati vaganti negli scatolati ecc, ecc.
Ritratto di manuel12
16 novembre 2022 - 15:46
2
Adoro la Arna una macchina criticata ingiustamente si è una Nissan Pulsar ma era la prima Alfa senza ruggine,meccanica Alfasud meglio di quel che si pensava spero di averne una un giorno
Ritratto di francesco roccuzzo
17 novembre 2022 - 11:32
1
Una delle auto più brutte che siano mai state costruite. Parlo, beninteso, della linea. Per il resto, meccanica, telaio e guidabilita' era comunque una ALFA.
Ritratto di preda
17 novembre 2022 - 13:05
adesso porto anche il mio motocoltivatore e lo porto al raduno di mezzo storico. Siamo alla frutta considerare l'Arna come auto e sopratutto storica
Ritratto di giomelo
17 novembre 2022 - 19:14
ne ho posseduta una per pochi mesi perchè mia moglie trovava molto scomodo il posto guida. Posso dire che l'accelerazione era bruciante ma la ripresa era catastrofica, più lenta di un camion e non certo da alfa, forse andava bene per i giapponesi. Per non parlare del consumo. La recensione dell'articolo mi sembra veramente inutilmente celebrativo.